Farmaci cortisonici
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- I cortisonici o corticosteroidi o glucocorticoidi di sintesi sono sostanze farmacologiche simili al cortisolo e utilizzate in moltissime patologie, per le loro proprietà antiinfiammatorie e immunosoppressive.
- I cortisonici hanno un utilizzo più specifico rispetto ai comuni FANS e, mentre i FANS possono essere utilizzati in modo occasionale e sporadico, gli antinfiammatori steroidei necessitano invece di essere assunti in maniera regolare e per un periodo più prolungato.
- Durante uno stato infiammatorio, il cortisone è in grado di inibire la formazione delle sostanze chimiche che sono le dirette responsabili della reazione infiammatoria, come le prostaglandine e l’istamina.
- Poiché molti cortisonici non devono essere usati in gravidanza e allattamento, è opportuno che le gestanti e le madri che allattano al seno informino il medico della loro condizione prima di iniziare ad assumere qualsiasi tipo di cortisonico.
Gli effetti collaterali degli antinfiammatori steroidei sono direttamente proporzionali alla durata della terapia. Gli antinfiammatori steroidei hanno un utilizzo più specifico rispetto ai comuni FANS e mentre i FANS possono essere utilizzati in modo occasionale e sporadico, gli antinfiammatori steroidei necessitano invece di essere assunti in maniera regolare e per un periodo più prolungato. I farmaci antinfiammatori steroidei agiscono bloccando la sintesi delle prostaglandine pro–infiammatorie, responsabili di edema, eritema e dolore. All’estremo opposto, il timore degli effetti collaterali dei cortisonici spinge alcuni medici ad utilizzarli meno di quanto necessario, magari preferendogli altri farmaci, come gli immunosoppressori, con effetti collaterali meno conosciuti e paventati ma spesso ancor più gravi.
Cortisone: cos’è, a cosa serve e quali sono gli effetti collaterali
Abbiamo pensato che fosse cosa utile fornire un piccolo elenco delle interferenze possibili. Ulteriori informazioni si possono trovare nel nostro database delle analisi di laboratorio e se non trovate l’analisi che cercate consultate l’elenco degli acronimi e delle sigle. Per la pelle, le proprietà del cortisone sono ampiamente riconosciute per quando riguarda la cura dei sintomi della Dermatite Atopica poiché l’ormone sopprime la reazione eccessiva del sistema immunitario, alleviando l’infiammazione. La Dermatite Atopica è una condizione della pelle per cui risulta secca, arrossata, irritabile e pruriginosa, influendo in modo negativo sulla qualità della vita e sul sonno.
- Lo stesso discorso vale se l’antinfiammatorio serve per un bambino di età inferiore a 16 anni in quanto potrebbe esserci un rischio maggiore di effetti collaterali.
- In questo caso è molto simile in tutti i tipi di glucocorticoidi somministrati per Os, ovvero circa 2 ore.
- Il Titolare del trattamento dei dati personali, relativi a persone identificate o identificabili trattati a seguito della consultazione del nostro sito, è Pacini Editore Srl, che ha sede legale in via Gherardesca 1, Pisa.
- Molto spesso, nell’esecuzione delle analisi di laboratorio, ci si trova davanti a situazioni in cui sono presenti alterazioni conseguenti all’assunzione di farmaci.
- L’uso del cortisone senza necessità terapeutica costituisce doping e può determinare comunque positività ai test antidoping.
È quindi necessario evitare di terminare bruscamente le terapie a lungo termine di corticosteroidi per evitare che il corpo, abituato a produrre meno ormoni glucocorticoidi, manifesti segni d’insufficienza surrenalica. Fin dalla loro scoperta negli anni ’40 i corticosteroidi sono diventati uno tra i farmaci più usati ed efficaci nel trattamento di patologie infiammatorie ed autoimmuni. Usati anche come supplemento nell’insufficienza surrenalica così come nella gestione di disturbi dermatologici, polmonari, reumatologici, oftalmici, ematologici e gastrointestinali hanno cambiato radicalmente la storia clinica di alcune patologie.
Cosa sono e quali sono i farmaci antiinfiammatori non steroidei (FANS)?
Anche conosciuti come farmaci corticosteroidi, semplicemente corticosteroidi o farmaci antinfiammatori steroidei, i cortisonici sono farmaci di sintesi aventi struttura chimica analoga a quella degli ormoni corticosteroidi naturalmente prodotti dal nostro organismo e, più precisamente, dalle ghiandole surrenali. Il prednisolone è un corticosteroide ad azione breve; è preferibile una terapia a giorni alterni con una preparazione gosportsmom ad azione breve. Ad animali che sono stati sottoposti ad una terapia a lungo termine, non è consigliabile terminare la terapia in maniera drastica, ma si raccomanda di diminuire la dose e prolungare l’intervallo tra le dosi. A causa del fatto che i corticosteroidi sopprimono la risposta immunitaria, gli animali sottoposti a corticosteroidi sistemici possono essere parecchio sensibili alle infezioni batteriche e/o virali.
Nota negativa è che in Italia sono sovente registrati con indicazioni terapeutiche molto ristrette (es. artrite reumatoide) che rendono l’impiego di questi farmaci Off Label per qualsiasi altro utilizzo medico al di fuori di quello indicato. Tuttavia, il prednisone può causare molti effetti collaterali, come disturbi del sonno e insonnia (difficoltà ad addormentarsi o a mantenere il sonno). L’uso cronico di prednisone può portare a effetti collaterali a lungo termine, come la diminuzione della massa ossea e l’aumento del rischio di fratture ossee.
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La forma iniettabile del betametasone è disponibile con il nome commerciale Celestone; esistono poi vari preparati generici sotto forma di sciroppi e compresse effervescenti per uso orale, clisteri e schiume per uso rettale, aerosol per impiego nasale e respiratorio, creme e lozioni per uso topico. Il betametasone è venticinque volte più potente del cortisolo come attività glucocorticoide, ma ha anche minime attività mineralocorticoidi. Esistono formulazioni a rilascio modificato per alcuni glucocorticoidi che permettono monosomministrazioni giornaliere bypassando il problema di un’emivita troppo breve rispetto alle necessità terapeutiche. Questo è particolarmente utile per gli steroidi con media attività antinfiammatoria come il prednisone dove ad un minor rischio di effetti avversi si associerebbe una maggiore durata d’azione a picco di concentrazione plasmatica controllata.
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Come gli ormoni endogeni, anche i farmaci cortisonici agiscono sull’espressione genica. Tutti gli effetti collaterali provocati dall’utilizzo cronico dei cortisonici si manifestano nella sindrome di Cushing (Fig.1). Questo effetto sul calcio, soprattutto se contemporaneamente si utilizzano altri farmaci che provocano la riduzione dell’assorbimento del calcio, come gli antiacidi (es. omeprazolo), può portare ad osteoporosi, una grave malattia delle ossa.
A causa di questi effetti collaterali, sono utilizzati con estrema cautela in presenza di infezioni. L’uso per via orale e per via endovenosa può causare o peggiorare l’ipertensione arteriosa, l’insufficienza cardiaca, il diabete, le ulcere peptiche e l’osteoporosi. Di conseguenza, i corticosteroidi sono utilizzati solo quando il loro beneficio può superarne il rischio.